Draghi conferma una crescita lenta, che si estenderà a tutto l’anno attuale.
“Le informazioni disponibili dall’ultima riunione del consiglio direttivo a inizio marzo confermano che il rallentamento della crescita si sta prolungando al resto dell’anno», ha dichiarato Mario Draghi. «Sebbene vi siano segnali che alcuni dei fattori idiosincratici interni che frenano la crescita inizino ad affievolirsi, i venti contrari a livello globale continuano a pesare sulle prospettive dell’economia dell’eurozona – ha detto Draghi -. Il perdurare di incertezze connesse a fattori geopolitici, alla minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti sembrano lasciare un segno sul clima di fiducia. Allo stesso tempo inoltre l’inflazione di fondo rimane contenuta».
La reazione delle Borse non è positiva ma nemmeno molto negativa anche perché i termini del discorso sono stati molto chiari e tutti sapevano dell’attualità del rallentamento.
Stasera la parola passa alla Fed.
I tempi sembrano essere maturi per un consolidamento delle recenti performance che hanno portato il nostro indice a una crescita del 18% .
I livelli sono quelli già ampiamente citati.
Al momento il nostro indice perde lo 0,4% , il Dax è a + 0,52% e lo Stoxx a +0,30% .